Viaggiare nel tempo, sarà possibile?

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Aribandus
view post Posted on 14/11/2007, 03:32




Ipotizziamo che esista una macchina del tempo. Entro, e vado indietro nel tempo di 5 minuti.
Mi trovo sempre nella stessa stanza, vado alla macchina del tempo, e aspetto di vedere me stesso che, poco meno di 5 minuti dopo, la prendo per tornare indietro nel tempo di 5 minuti. :blink:

Oppure, mi trovo sempre nella stessa stanza, la copia futuristica (di 5 minuti) di me stesso non esiste, e decido di non prendere, 5 minuti dopo, la macchina del tempo per tornare indietro di 5 minuti.
Ma... non smetterei di esistere? :wacko: In quanto non sarei tornato indietro nel tempo e quindi non sarei lì? :sick:

Ecco, ho grosse difficoltà a capire come possa esistere una macchina del tempo.
 
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JohnCrono
view post Posted on 21/11/2007, 21:31




Tornando alla "macchina del tempo", il limite della velocità della luce e gli effetti provocati dall'approssimarsi a quella velocità consentono di dire che possono verificarsi paradossi temporali e che viaggiare in avanti è teoricamente possibile.

Vedere indietro è anche teoricamente possibile, ma viaggiare indietro o modificare il tempo già trascorso, almeno sulla base delle conoscenze scientifiche attuali, è impossibile.

:-)
 
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Aribandus
view post Posted on 22/11/2007, 10:45




Dunque, in teoria sì.
Ma, riflettendoci penso che insorgano alcuni problemi.

Allora, se io, dal luogo in cui mi trovo, ad esempio la scrivania, partissi istantaneamente alla velocità della luce (verso una direzione X) il tempo in teoria si fermerebbe perché viaggerei su una "istantanea", sul raggio di luce, del momento in cui sono partito. Quindi ci sarebbe una sorta di fermo immagine. Ma ugualmente io potrei tranquillamente muovermi e vivere come prima.

Per viaggiare nel tempo, teoricamente dovrei superare, la velocità della luce.
Per viaggiare indietro nel tempo dovrei in realtà superare la velocità della luce rincorrendo e superando tutta quella sequenza temporale (di immagini luce) già trascorsa e quindi anticipandola di tanto tempo quanto tempo voglio tornare indietro.
Però, è solo teoria, e se fosse fattibile con tecnologie impensabili, arriverei a vivere il passato a livello solo di immagini. Ma "fisicamente" non potrei interagire, in quanto, tutto, comunque, in qualunque luogo dell'universo, vive ed esiste nel presente. La luce delle stelle che vediamo con i telescopi, luce che ci arriva anche dopo miliardi di anni, è solo immagine di un passato, non è realtà, non sarebbe palpabile. Non lo sarebbe perché se io mi recassi istantaneamente in quel luogo di quella stella, la stella probabilmente non ci sarebbe, o non sarebbe più come figurava nella sua immagine che arrivava ai nostri telescopi, e sicuramente non serebbe nel punto in cui con i telescopi l'abbiamo vista. Caso mai, per risolvere il problema dovrei calcolare la sua posizione ipotetica in cui si trovava, o si andrà a trovare, nel passato o nel futuro. E la stessa cosa varrebbe per quanto riguarda i viaggi nel tempo sulla Terra.
Perché se io mi metto a girare in tondo in un acceleratore di particelle superando la velocità della luce, ma mi trovo sempre in quel luogo, non viaggio nel tempo, non vedo la terra nel futuro o nel passato. Non la vedo nel passato perché la sua immagine luce se n'è già andata in tutto luniverso, non la vedo nel futuro perché a sua immagine del futuro in realtà non si è ancora creata.
Quindi, per questo motivo, nel futuro non potrei viaggiare,
nel passato invece, nel passato della Terra e della sua civiltà, per andare a beccare il passato dovrei viaggiare più veloce della luce raggiungendo, l'immagine luce del passato che è già ai confini dell'universo, ... e qua mi blocco. Questa mattina presto l'avevo ragionata meglio.

Bisogna inventarsi l'esistenza di infiniti universi paralleli per giustificare un viaggio nel passato, un numero pari ai fotogrammi luce con una frequenza di 1 secondo luce :-), in ognuno dei quali, universi, la terra ha una posizione diversa a seconda del momento che mi piacerebbe raggiungere.
 
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yos
view post Posted on 22/11/2007, 16:07




Mi ricordo 2 articoli letti (molto) tempo fa...e quindi occhio che potrei avere dei falsi ricordi.
Nel primo si diceva che alcuni scienziati avevano dimostrato l'impossibiltà di una persona di uccidersi ( nel senso che non poteva tornare indietro nel tempo e poi spararsi: questo perchè l'energia posseduta dal proiettile sarebbe stata troppo bassa). Questo articolo dovrebbe trovarsi su un numero di Focus di parecchi anni fa.
Nel secondo si diceva che i viaggi nel tempo erano possibili ma solo in una specifica direzione temporale(sempre secondo la teoria di vari scienziati che avevano fatto dei calcoli): il futuro (questo perchè mentre il tempo passa la Terra gira, il sistema solare si sposta [ se non vado errato a circa 250 Km/s] e la vial Lattea non sta ferma, quindi l'ipotetica macchina del tempo si sposterebbe spazialmente nella stessa direzione che aveva prima della partenza). Non sono sicuro, ma anche questo articolo si dovrebbe trovare su Focus.

L'unica persona che potrebbe aiturarci è John Titor :D
Ciao

 
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JohnCrono
view post Posted on 22/11/2007, 19:25




Infatti, lasciando perdere il discorso dello spararsi all'indietro nel tempo nel quale non credo, indipendentemente dall'energia della pallottola (c'è un fronte di scienziati che ritiene possibili i viaggi nel tempo all'indietro, in presenza di condizioni fisiche "singolari" , ma le loro teorie sono indimostrabili) il viaggio in avanti è semplice (per modo di dire).

Viaggiando alla velocità della luce il tempo del mondo intorno a noi va avanti regolarmente, mentre per noi si ferma.
In questo modo possiamo viaggiare per mille anni, per noi sarà passato meno di un millesimo di secondo.

Diciamo che in realtà non siamo noi che viaggiamo veramente nel tempo, ma ci congeliamo.

In termini pratici, possiamo immaginare questa scena: partendo con un razzo dalla Terra e accelerando all'istante alla velocità della luce, la luce della nostra partenza viaggia accento a noi.
Noi quindi all'esterno vediamo sempre e solo la nostra partenza, il fumo e le fiamme dell'accensione, e la Terra così com'era, anche se viaggiamo per mille anni.
Al contrario il tempo sulla Terra trascorre normalmente.

Così in parole banali diamo un'idea visiva del paradosso che si viene a creare.

In realtà i concetti veri stanno nella dilatazione della massa e del tempo e nell'energia occorrente.
Per viaggiare alla velocità della luce la nostra massa deve trasformarsi in energia pura. Il che è impossibile.
O meglio, è impossibile da farsi rimanendo in vita. :-)

Per la stessa ragione non è possibile raggiungere la velocità della luce: per accelerare una massa alla velocità della luce occorre impartirgli una quantità di energia... infinita.

Semplificando al massimo, quindi, nessun corpo dotato di massa può raggiungere la velocità della luce, mentre un corpo non dotato di massa (energia pura) si muove necessariamente alla velocità della luce (e non oltre).

Questi sono i limiti fisici del modello che conosciamo, e che fino ad oggi non ha trovato smentite.

La velocità della luce è un preciso limite anche alle nostre capacità di conoscenza: l'osservazione di un fenomeno ha bisogno di un certo tempo affinchè il "segnale" viaggi dal punto in cui si verifica il fenomeno a quello in cui esso deve essere rilevato (sensore). Questo ci impedisce di indagare oltre un certo livello dell'infinitamente piccolo.
Allo stesso modo ci impedisce di andare indietro nel tempo e, se tanto mi dà tanto, ci impedisce anche di uscire fuori dai confini del nostro universo per vedere cosa c'è oltre.

Per uno che crede in Dio, questo limite può essere interpretato come il confine entro il quale possiamo muoverci.
Come il recinto per una mandria di animali.

:-)


 
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Aribandus
view post Posted on 23/11/2007, 00:25




Ciao Yos! :-) Che piacere.

CITAZIONE (yos @ 22/11/2007, 16:07)
(questo perchè mentre il tempo passa la Terra gira, il sistema solare si sposta [ se non vado errato a circa 250 Km/s] e la vial Lattea non sta ferma, quindi l'ipotetica macchina del tempo si sposterebbe spazialmente nella stessa direzione che aveva prima della partenza).

Non capisco che intendi dire. E' quasi mezzanotte, mi devo concentrare (mi preparo un caffè e recupererò ore tornando indietro nel tempo assieme a questo messaggio).

Ma... se si sposta spazialmente nella stessa direzione che aveva prima della partenza, dato che la terra non procede in linea retta in quanto fa parte di più sistemi, se posso azzardare il termine, orbitanti, come Sistema Solare e Via Lattea, molto presto ti ritroveresti nel vuoto dello spazio.
Per raggiungere una Terra del futuro, che ugualmente non comprendo come si possa raggiungere in quanto il futuro ancora non esiste, bisognerebbe compiere una rotta come può essere quella di avvicinamento ai pianeti, tenendo quindi conto della posizione che assumeranno nel momento in cui ho programmato di raggiungerli


CITAZIONE (JohnCrono @ 22/11/2007, 19:25)
Viaggiando alla velocità della luce il tempo del mondo intorno a noi va avanti regolarmente, mentre per noi si ferma.
In questo modo possiamo viaggiare per mille anni, per noi sarà passato meno di un millesimo di secondo.

Diciamo che in realtà non siamo noi che viaggiamo veramente nel tempo, ma ci congeliamo.

In termini pratici, possiamo immaginare questa scena: partendo con un razzo dalla Terra e accelerando all'istante alla velocità della luce, la luce della nostra partenza viaggia accento a noi.
Noi quindi all'esterno vediamo sempre e solo la nostra partenza, il fumo e le fiamme dell'accensione, e la Terra così com'era, anche se viaggiamo per mille anni.
Al contrario il tempo sulla Terra trascorre normalmente.

Così in parole banali diamo un'idea visiva del paradosso che si viene a creare.

Perfetto, il famoso 'fermo immagine' di cui parlavo. E qui ci siamo.

Per il resto, riguardo alla possibilità di raggiungere la velocità della luce o meno, diventa un problema pratico inutile, se ancora la teoria non è teoricamente applicabile.
Voglio dire, se non si trova un procedimento teorico per andare nel passato, o nel futuro, con coordinate spaziali e temporali precise, tutto il ragionamento che ne consegue sull'energia necessaria è campato nello spazio :-)

Domanda:
Come si fa ad andare nel futuro, partendo dal presente, se il futuro non esiste?
Come si fa ad andare nel passato, se qualunque istante del passato scelto come meta, ci ha già lasciato ed è molto avanti a noi? Almeno in termini di luce? Lo potremmo vedere, il passato, solo se la sua immagine luce arrivasse ad una stella a forma di specchio diretta costantemente verso la Terra :-)
Tra qualche miliardo di anni, con i telescopi, riusciremmo a vedere la nostra terra di qualche miliardo di anni prima. Moltiplicato per due + il tempo/spazio guadagnato dalla distanza Terra/stella-specchio che nel frattempo ha continuato ad aumentare :alienff:

Oppure bisogna inventarsi gli universi paralleli, a questo punto infiniti quanto le infinite possibilità di suddivisione del tempo.

NON ARRENDIAMOCI
 
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JohnCrono
view post Posted on 23/11/2007, 08:28




Voglio dire, se non si trova un procedimento teorico per andare nel passato, o nel futuro, con coordinate spaziali e temporali precise, tutto il ragionamento che ne consegue sull'energia necessaria è campato nello spazio :-)

Mettiamola così: se mandiamo due astronauti a esplorare un pianeta di una stella che si trova a 10 anni luce dalla Terra, e li facciamo viaggiare alla velocità della luce,

partono nel 2010, arrivano a destinazione nel 2020, stanno lì 1 giorno per fare rilievi, poi tornano indietro e arrivano sulla Terra nel 2030.

Sono passati 20 anni, ma per quegli astronauti sarà passato solo un giorno. Saranno invecchiati solo di un giorno mentre sulla Terra sono passati 20 anni.

E' come se avessero viaggiato in avanti nel tempo per 20 anni.

In realtà non è che viaggi davvero avanti nel tempo, è solo che il tempo scorre in maniera diversa per gli astronauti e per il resto dell'Universo, Terra compresa (è appunto il concetto che il tempo è relativo).

Il risultato finale, però, è come quello di un viaggio in avanti nel tempo.

Non esiste alcun trucchetto, invece, per viaggiare indietro nel passato.

Quanto al vedere la Terra com'era miliardi di anni fa, teniamo presente che la luce subisce gli effetti della gravità.

E' quindi teoricamente possibile che raggi di luce partiti dalla Terra miliardi di anni fa subiscano deviazioni per effetto di un passaggio nei pressi di corpi gravitazionali con masse enormi (buchi neri, ad esempio) e ritornino indietro.

Anche questa è una possibilità solo teorica: in ogni caso la luce si disperde nel suo viaggio e nessuno strumento riuscirebbe a vedere alcunchè.
 
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Aribandus
view post Posted on 23/11/2007, 16:08




CITAZIONE (JohnCrono @ 23/11/2007, 08:28)
Mettiamola così: se mandiamo due astronauti a esplorare un pianeta di una stella che si trova a 10 anni luce dalla Terra, e li facciamo viaggiare alla velocità della luce,
partono nel 2010, arrivano a destinazione nel 2020, stanno lì 1 giorno per fare rilievi, poi tornano indietro e arrivano sulla Terra nel 2030.
Sono passati 20 anni, ma per quegli astronauti sarà passato solo un giorno. Saranno invecchiati solo di un giorno mentre sulla Terra sono passati 20 anni.
E' come se avessero viaggiato in avanti nel tempo per 20 anni.

In realtà non è che viaggi davvero avanti nel tempo, è solo che il tempo scorre in maniera diversa per gli astronauti e per il resto dell'Universo, Terra compresa (è appunto il concetto che il tempo è relativo).
Il risultato finale, però, è come quello di un viaggio in avanti nel tempo.

No vedi, ok per il resto sulla luce deviata dalla gravità etc, lo sapevo, ma pure questo esempio che conoscevo, mi crea delle difficoltà.
Se gli astronauti partono alla velocità della luce, portano con sé diciamo l'immagine "luce" della terra che hanno lasciato, in quanto viaggiano alla velocità della luce.
Ma impiegano sempre 10 anni terrestri ad arrivare a quella stella, e altrettanti 10 per ritornare sulla terra. Quando ritorneranno sulla Terra vedranno solo loro, per un istante, il salto di 1 giorno trascorso su quella stella, ma dal momento successivo vivranno in una realtà terrestre di 20 anni più avanti, e pure per loro, fisicamente sono passati 20 anni. Per 20 anni terrestri, anche se alla velocità della luce, hanno viaggiato e vissuto. Quindi pure loro sono invecchiati di quei 20 anni (+ 1 giorno).
Perciò l'effetto l'avranno otticamente, e basta, nel momento in cui si fermeranno sulla Terra... anzi no. Nel momento in cui arriveranno a quella stella e si fermeranno, la luce della terra, quindi il tempo, procederà come prima... e quindi, mmhh, dovrebero essere ancora sulla Terra? O è solo un'illusione?

Forse è questo il punto. Se tu parti alla velocità della luce, in teoria, forse, non partiresti mai dalla terra. O solo dalla sua immagine (che viaggia con te)

Capisci quello che voglio dire? Se facciamo il viaggio che dici tu, per il nostro fisico passano comunque quei 20 anni + 1 giorno. E quando ritorniamo sulla terra, quei 20 anni + 1 giorno sono comunque passati. Per noi, e per la terra. Quindi non si viaggia nel tempo, si ha solo sull'astronave una diversa concezione del tempo che alla velocità della luce ci apparirebbe fermo, e quindi, forse, sembrerebbe che dalla terra non ci siamo mai mossi. E siamo pure invecchiati di 10 anni, in andata.
E quando fermiamo i motori? Perché siamo ipoteticamente arrivati alla stella? Il tempo, la luce della Terra al momento della nostra partenza da lei, che fa? Trascorre normalmente intorno a noi? E quindi dove ci troveremmo, in realtà? Sulla Terra o sulla stella?
 
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JohnCrono
view post Posted on 24/11/2007, 00:17




No Ari.

E' tutto molto semplice, una volta afferrati i concetti di base.

Tu ragioni in termini di tempo assoluto, ma il tempo assoluto non esiste.

Il tempo (e questa è una delle grandi scoperte di Einstein) è relativo.

Per noi sulla terra, quegli astronauti avranno viaggiato per 20 anni e 1 giorno. Per noi sono passati 20 anni (lasciamo perdere il giorno che era solo così per dire).

Per gli astronauti, avranno viaggiato per meno di un secondo. Per loro è passato un istante, sotto tutti i punti di vista, anche fisici.
Il loro corpo sarà invecchiato di un solo istante.

Per i loro orologi, al rientro sulla terra, sarà passato solo una frazione di secondo.

Tutto ciò è stato verificato sperimentalmente.

Nel 1966 il CERN effettuò un esperimento con i Muoni. Accelerati a velocità prossime a quelle della luce (99,6 %) i muoni avevano una vita (tempo di decadimento) superiore a tutti gli altri.

Nel 1971 due orologi atomici furono montati su due aerei che furono fatti volare in senso opposto: uno nello stesso senso di rotazione terrestre (le velocità si sommano) e uno in senso contrario (le velocità si sottraggono).

Al ricongiungimento, l'orologio atomico sull'aereo più veloce segnava circa 400 nanosecondi in meno dell'altro.

:-)
 
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Aribandus
view post Posted on 24/11/2007, 10:41




Eppure ne sono convinto in modo assoluto ;-)

Quindi se Superman gira al contrario del senso di rotazione terrestre ad una velocità superiore a quella della luce, giusto per fare prima, Lois Lane esce dal crepaccio con la macchina e ritorna in vita?

Allora se con un aereo si riesce a tornare indietro nel tempo, a cosa serve superare la velocità della luce? Solo per fare prima, nulla di più.
Per realizzare una macchina del tempo basta quindi realizzare un acceleratore di sedili ;) che percorre tutta la circonferenza della Terra. Ti siedi, ti metti una tuta anti-G++, magari ti congeli un po' così diventi un poì più solido per evitare di esplodere... e cominci a girare come Superman attorno alla terra e in senso contrario al verso di rotazione.

Ma... quindi al centro della Terra come passa il tempo? Uguale perché la velocità angolare è la stessa? Ma in un baricentro ideale immaginato come 1 punto?

- - -
Come fa ad essere passato 1 secondo, per gli astronauti, se hanno viaggiato alla velocità della luce per 20 anni?
Ciò smentirebbe il fatto che la luce di stelle lontane miliardi di anni luce, che captiamo con i telescopi, riporta l'immagine di quello che le stelle erano miliardi di anni fa. O no? A questo punto anche per la luce stessa deve passare 1 istante e non anni. Se noi che viaggiamo con la luce alla sua stessa velocità, passa 1 istante qualunque sia la misura dello spaziotempo percorsa, allora anche per la luce stessa, che viaggia con noi, deve essere così. O sbaglio?

Non è che potresti spiegare in tre parole perché quello che sostieni è vero o come funziona? Se mi dici solo che Einstein ha detto così non mi fa capire niente.

E se la terra non ruotasse? Allora il tempo sarebbe fermo? Perché se faccio l'esperimento del 1971 con la terra ferma... ah, già, la differenza di velocità.- Quindi basta una differenza di velocità tra i due aerei che viaggiano in senso opposto. Ma quindi, ogni giorno, chi viaggia in aereo o in macchina, torna indietro o va in avanti nel tempo.
Scusa ma così non mi convince, anche l'avesse detto Einstein
 
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JohnCrono
view post Posted on 24/11/2007, 14:29




Uhm... hai le idee molto confuse Ari, davvero. Io ammetto che per passione ho studiato molto di astrofisica e fisica-relativistica, ho letto (in cartaceo) un sacco di libri sull'argomento, comprese tutte le pubblicazioni di Einstein.

Intanto leggiti questi due documenti:

http://webuser.unicas.it/piacentino/filoso...relativitae.pdf

http://www.fmboschetto.it/tde/2_3.htm

poi vediamo se riesco a spiegarmi meglio

;-)
 
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Aribandus
view post Posted on 24/11/2007, 16:09




E' perché cerco di arrivarci sempre con le mie sole forze partendo da zero. Devo sempre tentare, poi se mi devo fermare, come probabilmente in questo caso, e aggiornarmi, lo faccio. :-)
Ma devo sempre prima fare da solo, devo sempre tentare, serve molto. Poi ad un certo punto non serve più, e serve qualcos'altro, ma è sempre servito, anche a trovare strade nuove.
Leggerò sicuramente. Grazie.

(provo a scriverti una mail sul forum, così ne provo le funzionalità)
 
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Aribandus
view post Posted on 26/11/2007, 00:27




Io so che tu sei molto esperto in molti settori, e ti ammiro parecchio e lo sai. Ti considero eccezionale.

In logica me la cavo discretamente.
Mi ero iscritto ad Astronomia specializzazione Astrofisica, ma ho mollato subito per andare a fare il pubblicitario. Sono uno che si annoia presto, 5 ma in realtà 7 anni per poi avere grosse difficoltà a trovare un lavoro, non mi andavano.
Al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, in una stanza, trovi appesa al muro un meccanismo per tentare di riprodurre il moto perpetuo, come avevo pensato io quando ero ragazzino.
Sulla questione Apollo 11, come tu sai ho scoperto la smoking gun.
La Sharp, a metà degli anni '80, mandava in commercio i primi poket computer, non-grafici. Lo diceva la casa madre, giapponese, penso prima al mondo in quel periodo, ed erano i primi computer tascabili programmabili in assoluto.
Bene, se mi fossi accontentato solo di leggere e di fidarmi del loro libretto di istruzioni spesso 1 cm, mi sarei dovuto rassegnare perché diceva esplicitamente che non visualizzava grafici in quanto lo schermo, non poteva farlo. E invece no, ho scoperto, partendo dalla logica che allora manco sapevo che fosse, che erano grafici, o meglio, ci si poteva arrivare. Per farla breve ho creato programma per scansionare le milioni di combinazioni, ho trovato quella che mi serviva, ho costruito una funzione, dovendo risolvere alcuni problemini, e il pocket computer mi è diventato grafico. E ho di conseguenza scritto numerosi piccoli programmini, matematici.fisici (elementare) e giochi.
Ti posso dire che saprei come realizzare, di principio, una centrale ad energia solare e una tuta dell'invisibilità. Puoi ridere tranquillamente, non mi offendo.


Ora, seguimi, dimentica per un attimo che dietro alla Teoria della Relatività ci sia Einstein. Prima crederci perché sono leggi, devo tentare di arrivarci da solo. Poi devo capirle, altrimenti se devo ripetere a memoria, non è detto che abbia capito. Piuttosto preferisco non capire e impiegarci una vita per riuscirci, ma non devo perdere alcun minimo piccolo collegamento.
E non mi interessa chi le ha scritte.
Sembra presuntuoso, sicuramente sbaglierò con quello che dirò, ma accetto la figuraccia e sbaglierò su ragionamenti che poi posso correggere. Mi devo pure crear le basi ;-)


La matematica non è un'opinione, sono il primo a dirlo, ma qui stiamo parlando di teorie, e le teorie, che sviluppano poi formule matematiche che le dimostrano o no, devono partire dalla logica. Perché la logica fornisce l'interpretazione corretta per stabilire numero-peso-valore delle variabili che poi andranno a comporre le formule matematiche, e che quindi permetteranno ai risultati di avvicinarsi ad un valore corrispondente alla realtà.

Chiaramente ho letto i documenti da te forniti e ne ho cercati anche altri all'interno del sito (secondo link).
Ho quindi ritrovato punti che avevo dedotto negli interventi precedenti, che erano poi risposte ragionate alle tue affermazioni le quali corrispondevano alle famose leggi. Alcune le ho intivate. A me le formule ora non interessano, devo capire il principio.


Mi sembra di aver notato che i ragionamenti che fanno le persone della quali mi hai fornito i link, assumono per vero la logica alla base della teoria della relatività senza porsi domande su di essa. Partono dalle formule, e poi dicono: ecco vedi, perché effettivamente, logicamente, è così.
Non è un procedimento logico, tanto che la logica stessa smentisce almeno un paio di punti, per quello che ho potuto notare, relativamente ;-) alla mia esperienza (quindi ignoranza).
Voglio dire, capisco se si parla di costruzioni, l'uomo costruisce da quando era un cavernicolo e le leggi le ha costruite, verificate, sbagliate, modificate a suon di crolli e di aerei ;-). Ma le questioni relativamente nuove, bisogna anche metterle in discussione.

Esempio:
A mio avviso, ci sono errori di logica, sia nel concetto dell'Orologio a Luce, e sia, pensa, nell'esempio del Treno di Einstein.

Dimentica per un secondo le leggi di Einstein, dimentica che siano leggi e che addirittura esistano. Seguimi.

L'Orologio a luce
Tra quello che scrive l'autore, c'è un'affermazione che è questa:
Per l'orologio in moto, insomma, il tempo passa più lentamente. É questo il fenomeno noto come DILATAZIONE DEI TEMPI. É come se i nostri due sistemi di riferimento vivessero in due... tempi differenti.
E' vero ma non è vero.

La critica di Einstein al concetto di simultaneità (Treno di Einstein)
Anche qui, che riprende lo stesso concetto dell'orologio di luce, bisogna leggere prima tutto, ad un certo punto dice:

"Tuttavia nella realtà (considerata con riferimento alla banchina ferroviaria), egli si muove rapidamente verso il raggio di luce che proviene da B, mentre corre avanti al raggio di luce che proviene da A. Pertanto l'osservatore vedrà il raggio di luce emesso da B prima di vedere quello emesso da A. Gli osservatori che assumono il treno come loro corpo di riferimento debbono perciò giungere alla conclusione che il lampo di luce B ha avuto luogo prima del lampo di luce A."

La prima parte, E' VERA.
"Tuttavia nella realtà (considerata con riferimento alla banchina ferroviaria), egli si muove rapidamente verso il raggio di luce che proviene da B, mentre corre avanti al raggio di luce che proviene da A. Pertanto l'osservatore vedrà il raggio di luce emesso da B prima di vedere quello emesso da A."

La seconda parte, la conclusione, non è propriamente vera. Per me.
"Gli osservatori che assumono il treno come loro corpo di riferimento debbono perciò giungere alla conclusione che il lampo di luce B ha avuto luogo prima del lampo di luce A."

Praticamente, giustamente dice che:
"Ogni corpo di riferimento (sistema di coordinate) ha il suo proprio tempo particolare"
ma è anche vero che ogni sistema (corpo) di riferimento è parte di un sistema di riferimento più grande, dove tutto avviene nel presente, simultaneamente.
Quindi ritorno alla stessa deduzione fatta nei miei interventi precedenti. La differenza di tempo è un effetto ottico, ma non è realtà. I due fulmini cadono sempre contemporaneamente, anche se sul treno in movimento che si dirige verso B (vedi testo e immagine) il fulmine B sembra sia scoppiato prima del fulmine A. L'effetto è quello, che avvenga prima in quanto mi sto avvicinando, ma sulla realtà 'globale', universale, del sistema di riferimento universale, avviene nello stesso tempo. Fisicamente, avviene contemporaneamente, sia per A che per B.

Tu mi dirai, è per quello che è 'relativo'.
Certo, ma è una sorta di 'effetto speciale' che si manifesta solo quando c'è il moto. Ma nel momento in cui il moto si arresta, tutto torna come prima perché ridiventa parte del sistema di riferimento, assoluto.
Semplicemente arriva prima la luce di B che quella di A, ma il lampo B in realtà avviene nello stesso momento di A. Il mio, di viaggiatore nel treno, sarà pure un sistema di riferimento relativo, al mio stato, certo, ma è pure vero che è anche legato al sistema di riferimento, chiamalo insieme, che contiene tutti gli elementi, A, B, Treno che viaggia tra A e B, che sono sistemi di riferimento ma che assieme sono un unico sistema di riferimento che fa parte, assieme ad altri infiniti sistemi di riferimento, di 1 unico sistema di riferimento che è l'universo e tutte le sue leggi, assolute.
Nel senso che non mi dovrebbe influire sul tempo, mio, in modo diverso sul fulmine A, e in modo diverso sul fulmine B che è pure diverso dal fulmine A.
Oppure sbaglio? (non rispondermi con la legge :-), perché è proprio quella che sto contenstando non con presunzione ma semplicemente perché non mi torna qualcosa e perché forse non la conosco a fondo, e sicuramente perché ho elaborato poco quindi scusa la mia ignoranza).


Mi dimostra poco ad esempio, il tempo di sopravvivenza dei muoni. Primo perché sono stati appena scoperti e potremmo non saperne niente di concreto, e quel poco che sappiamo potrebbe essere campato in aria.
Secondo, le misure e i loro rilevamenti sono così infinitamente piccole che gli errori, di misurazione in un sistema che ancora non conosciamo a pieno, potrebbero essere determinanti per passare con estrema facilità dal vero al falso e viceversa rendendo erronea la sua interpretazione.


Però, effettivamente, la differenza di tempo dei due orologi atomici significa qualcosa, darebbe ragione a questa teoria.
E quindi ci sarebbe stata una distorsione del tempo? Mettiamo che sia vero. Ma allora ciò significa che, in parti infinitesimali rispetto agli effetti ottenuti dai due aerei, se invece di prendere gli aerei due persone compiono lo stesso tragitto per lo stesso periodo di ore, a piedi, pure loro distorgono il loro tempo relativo. Quindi, ognuno di noi, rispetto ad un altro individuo che si muove in direzione opposta, distorce il tempo? Ogni giorno?
Se lo fanno gli aerei, in misura minore lo possono fare i treni, le automobili, le moto, le biciclette, e le persone. Quindi ogni giorno metteremmo in atto una infinitesima distorsione temporale. Beh, è una figata.
E quindi sarebbe vero l'effetto dell'esempio comico che avevo fatto in precedenza, quello dell'acceleratore di sedile :-). E perciò, anche se in misura infinitesimale, nel tempo possiamo già viaggiare e anzi lo facciamo ogni giorno?
E quindi la macchina del tempo non sarebbe un'utopia.
- - -

Però, al momento, sono dalla parte dell'errore nella misurazione della differenza di tempo tra i due orologi atomici. Parlo di misurazione. Mmhh, ma si misurano da soli, perché alla partenza segnavano un tempo identico senza differenza di tempo, e all'arrivo un altro con differenza di tempo.
Mannaggia...

Ma allora scusa, se una stella è distante da noi 1 anno luce, e quindi la sua luce arriva da noi in 1 anno... da quando è partita da lei ed è arrivata a noi, sulla stella quanto tempo è passato effettivamente? Non 1 anno?
Quindi, nel calcolo della rotta della sonda che doveva raggiungere Plutone... gliscienziati hanno tenuto conto anche di questa distorsione, che probabilmente era insignificante?

Miseria non mi è ancora entrato il concetto degli effetti diversi su sistemi di riferimento diversi ma parte di uno stesso sistema di riferimento più ampio... E non so se sia giusto che questo concetto mi entri.

Ma scusa, se la luce del fulmine B mi arriva prima della luce del fulmine A, a causa del mio moto con le sue caratteristiche, verso B, NON SIGNIFICA che il fenomeno B sia avvenuto prima di A. Anche se riferito al mio sistema di riferimento che è il treno e il mio moto. Mi arriva semplicemente prima LA LUCE, di B. Ma NON SIGNIFICA, che ciò è avvenuto prima.
Ad esempio: Se sono sulla strada, in macchina, tra il temporale A e il temporale B, e verso il temporale B mi sto dirigendo, e contemporaneamente da A e B si scatena un fulmine, è charo che mi arriva prima il suono del fulmine del temporale B, e pure il suo lampo di luce, MA NON E' VERO che sono avvenuti in tempi diversi, anche se rispetto a me.
E' la stessa cosa.

Edited by Aribandus - 26/11/2007, 14:03
 
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Aribandus
view post Posted on 26/11/2007, 14:02




Ot: Il testo contiene errori ortografici, che avevo corretto ripubblicando poi il testo, ma ci sono ancora.
 
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Aribandus
view post Posted on 26/11/2007, 14:52




Pongo la mia questione in modo diverso.

Se il tizio T,

che viaggia con il famoso treno in direzione del fulmine B, e allontanandosi dal fulmine A, che a quanto dice Einstein, in relazione al punto di riferimento di chi osserva il tutto dall'esterno e da fermo vedi il fulmine A e B scoppiare contemporaneamente,

chiude gli occhi e si tappa le orecchie in modo da disattivare i sensi, i fenomeni A e B in che istante avvengono per lui?

Come li percepisce?
 
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62 replies since 14/11/2007, 03:32   1668 views
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