Non serve essere degli scienziati per arrivare a capire che chi dice,
non è possibile fare qualcosa (un esempio su tutti, prevedere i terremoti), non ha capito un granché (leggasi fico secco) della Scienza.
La SCIENZA,
in sostanza, non è altro che la decodifica delle leggi della materia, e della natura, della stessa esistenza.Questo, insindacabilmente, significa che, padroneggiando, anche solo in parte, tali leggi, l'uomo può fare molto di più, inteso come diverso, di quanto finora la natura abbia fatto (aggiungerei di sé stessa) o permesso, e molto di più di quanto l'umanità abbia fatto fino ad ora (per sé stessa).
Ma qualunque cosa l'uomo faccia in più, grazie al progresso scientifico (per il quale c'è solo un limite assoluto), e che sarà base per lo sviluppo scientifico successivo e derivante, ciò costituirà e rimarrà comunque parte della stessa esistenza il cui superamento invece, non è (in teoria) accessibile.
L'iposcienza è quindi quella scienza accettata come definitiva così come si trova, al livello a cui è stata portata da veri (ricercatori intraprendenti e coraggiosi) scienziati, da coloro che si accontentano e che non hanno alcuna aspirazione e che contribuiranno al suo progresso solo con i loro errori (la coscienza dei quali, ad opera di veri scienziati, genererà comunque progresso).
E non sta scritto da nessuna parte, che uno scienziato debba per forza essere intelligente.
E non sta scritto da nessuna parte, che uno scienziato possa fare a meno della fantasia e della creatività…
perché ciò che non si è in grado di concepire, non lo si potrà mai vedere, nemmeno si trovasse a solo 1 centimetro dal proprio naso (per esempio, se non puoi concepire l'infrarosso, come puoi pensare di vedere, individuare, o anche solo immaginare, scoprire, o addirittura inventare, oggetti visibili solo all'infrarosso?).
Insomma, c'è scienza e Scienza e ci sono scienziati e Scienziati. Ci sono scienziati che sanno solo guidare la macchina, altri che invece sanno anche costruirla, altri ancora che la inventano (quindi ci sono quelli che la costruiscono, e quelli che solo la guidano), altri la guardano solo. Altri nemmeno quello.
Non si può, quindi, pretendere, che tutti sappiano vedere, quindi concepire, che un giorno, un mezzo a quattro ruote in grado di muoversi senza traino di equini o bovini, si potrà inventare e costruire e diffondere,
[anche perché particolari esperienze, anche fortuite, potrebbero essere determinanti nello sviluppo, in alcune persone, di determinati punti di.. concezione],
ma certo si può pretendere che costoro non insegnino agli altri cosa solo loro stessi non sanno fare, o anche solo immaginare, e quindi che non sia la loro frustrazione a riscontro della loro incapacità, nel campo dell'ingegno, a limitare il progresso della Scienza che è invece di tutti.
Pochi uomini, difatti, e in epoche diverse, hanno visto in un prodotto della/dalla natura, di forma circolare, quella che poi sarebbe stata una ruota.
Ma sicuramente, ognuno di questi pochi uomini se ne fregava del termine 'impossibile', probabilmente nemmeno lo consceva, e non limitava così la sua creatività non limitando in questo modo le sue possibilità.
Il motore della scienza deve quindi sì essere la conoscenza, ma il carburante sono la fantasia e l'ispirazione, solo così la conoscenza potrà compiere passi avanti, e quindi evolversi.
Isaac Asimov, grandissimo scrittore di fantascienza, era uno scienziato.
La tecnologia di cui tutti usifruiamo, e a cui la scienza aspira, alla fantascienza si ispira.
Dopotutto fantascienza è ogni pensiero che prevede sviluppi scientifici e tecnici futuri, attualmente non raggiunti o possibili. Attualmente. E' tutto relativo.
Solo il termine
impossibile, per la ricerca scientifica, è davvero impossibile, perché inconcepibile. Ed è bene che lo resti.
Perciò, anche fosse vero, che attualmente non fosse possibile prevedere terremoti,
dire che è impossibile prevedere i terremoti è una frase inconcepibile ancor prima per la scienza che non per scienziati che, affermando una cosa del genere sosterrebbero un'idiozia infinita.
Peggio ancora è affermare ciò ignorando studi scienfitifici di altri scienziati in tutto il mondo.
Einstein,
Secondo Einstein è impossibile superare la velocità della luce, addirittura per un corpo dotato di massa è impossibile raggiungerla perché richiederebbe un'energia infinita. Lo dice Einstein, non uno qualunque, il massimo scienziato.
Ma alcuni scienziati sono riusciti a superarla [
Velocità superluminale |
Viaggiare più veloci della luce ].
Niente, deve essere impossibile, se ci si vuole concedere la possibilità di raggiungerlo.
Perciò
impossibile è un termine che nella scienza non può e non deve esistere, è semplicemente stupido. Va sostituito con
può essere possibile, meglio ancora con
Ce la farò, è solo questione di tempo.Il livello scientifico a cui siamo giunti lo dobbiamo solo a persone che la pensano così, mentre il progresso non compiuto lo dobbiamo in parte agli altri.
Aribandus